Valutazione Dello Stato Legale Delle Criptovalute Nel Quadro Normativo Italiano

L’approccio dell’Italia alle criptovalute si è evoluto significativamente con la trasposizione del Regolamento UE MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation) nella normativa italiana tramite il Decreto Legislativo n. 129/2024, entrato in vigore il 14 settembre 2024 (1).

Ai sensi di questo quadro, qualsiasi soggetto che intenda emettere, offrire al pubblico o negoziare cripto-asset in Italia deve ottenere un’autorizzazione preventiva come fornitore di servizi relativi ai cripto-asset (CASP). La Consob vigila sulla trasparenza, correttezza e ordine dei mercati e sulla tutela dei clienti, mentre la Banca d’Italia si concentra sulla stabilità finanziaria, mitigazione dei rischi e antiriciclaggio (1).

“The MiCAR provisions shall be fully applicable from 30 December 2024, reserving the issuance, offering to the public, admission to trading, and provision of crypto-asset services exclusively to authorized entities under the new EU framework.” (2)

Prima dell’applicabilità completa del MiCAR, l’Italia richiedeva già ai fornitori di servizi di asset virtuali l’iscrizione in una sezione speciale dell’OAM (tenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) per svolgere servizi di scambio, custodia e negoziazione, con sanzioni amministrative in caso di mancato rispetto (1).

Oggi, detenere o scambiare criptovalute rimane legale per i privati in Italia, a condizione che i fornitori di servizi operino secondo il nuovo regime autorizzativo e rispettino le misure di vigilanza previste da Consob e Banca d’Italia (2).

Source:
https://www.consob.it/documents/1912911/4009267/c20240912_01.pdf/2cb87a33-cfd6-fbe8-aa99-7e4e1afce108
https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/2024/micar/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=1

Ultimo aggiornamento: 16-05-2025 Disclaimer: Questo articolo non fornisce consulenza legale. Se necessiti di consulenza legale, contatta direttamente un avvocato.